Resto immobile Ma dentro me C'è Primavera in fermento Spiragli di sole In giornate di pioggia
Categoria: Pensieri
Anno bisesto, anno funesto.
Anno bisesto, anno funesto, ma, come si dice da queste parti, del maiale non si butta via niente e, soprattutto, tutto fa brodo. Ed è proprio così che mi sento arrivata alla fine di questo 2020 in cui ci siamo obbligati continuamente a ripetere “Andrà tutto bene”, quando forse sarebbe stato il caso di imparare… Continua a leggere Anno bisesto, anno funesto.
Come sopravvivere alla fine di un amore, istruzioni per l’uso.
Nulla è per sempre, amici miei. Facciamocene una ragione: anche i grandi amori finiscono. Una sera ti addormenti a cucchiaio, il giorno dopo ti ritrovi a mangiare da sola davanti a Rai News 24 nella vecchia casa di tuo nonno che ancora fatichi a chiamare tua. Insomma, siete voi e voi stessi, di cui forse… Continua a leggere Come sopravvivere alla fine di un amore, istruzioni per l’uso.
Momenti di trascurabile felicità
In attesa di leggere Momenti trascurabili vol.3 di Francesco Piccolo ho preparato una mia mini-lista di momenti di trascurabile felicità. Avvertenze: poco sentimentalismo, un pizzico di cinismo. Quando sono sul divano con un libro in mano, la testa che inizia a ondeggiare pericolosamente in avanti e guardo l’orologio con la palpebra molle che fatica ad… Continua a leggere Momenti di trascurabile felicità
Di pane e pazienza
Questi mesi mi hanno insegnato un nuovo tipo di pazienza, quella che profuma di pane, attesa, crescita. Una pazienza fatta di semplicità, farina, tentativi, errori, mani che si mettono in gioco. Guardandomi indietro, ripercorrendo giorni, che continuano anche ora, impregnati di casa, sguardi alla finestra, silenzi, dolore, domande e tempo, mi accorgo che sono stati… Continua a leggere Di pane e pazienza
Martina
Illustrazione tratta dal libro "Il buco", di Anna Llenas. Martina non sa che, presto, arriverà il tempo del perdono e che i giorni trascorsi a chiudersi alle spalle la porta del bagno, a nascondere il dorso della mano arrossato e ferito nella manica della felpa, resteranno soltanto cicatrici frastagliate e ipertrofiche di dolori passati che… Continua a leggere Martina
Di un giorno di pioggia e di Vorrei pensati alla finestra.
Poi vorrei la sabbia tra le dita dei piedi, le valigie che non si chiudono, la macchina da riempire, gli aerei da prendere. Vorrei sentire il vento sul viso mentre cammino, la fatica nelle gambe durante una salita, il fiato corto, la gioia della cima. Vorrei potermi lamentare ancora una volta del ritardo del treno,… Continua a leggere Di un giorno di pioggia e di Vorrei pensati alla finestra.
Lettere dalla quarantena #2
Mentre leggo un raggio di sole, ormai dimentico della timidezza primaverile, mi solletica con estiva sicurezza la schiena, riportandomi alla mente giornate toscane che credevo ormai perdute nella nebbia della memoria. Ecco Castagneto, vecchia signora pigra e stanca, tutta scale e gradini, dei miei ricordi d’infanzia. Ed ecco anche te, abbronzata e sorridente. Riprovo l’entusiasmo… Continua a leggere Lettere dalla quarantena #2
Ci sono giornate che finiscono alle diciotto.
Ci sono giornate che finiscono alle diciotto. Sono quelle in cui i numeri, che tanto ci si sforza a fare rimanere tali, si trasformano in persone. Non “anziani”, non “individui affetti da patologie pregresse”, non “deceduti con e non per” corona virus, ma persone. Forse, dopo aver superato i sedicimilacinquecentoventitre decessi, è arrivato il momento… Continua a leggere Ci sono giornate che finiscono alle diciotto.
Il Catturamosche
Autoritratto con mosca, Antonio Ligabue Federico Olivieri catturava mosche. Le afferrava, le schiacciava tra pollice e indice, le privava delle ali con un gesto secco, impietoso, e le infilava nel suo temperino porta sporco color blu notte. Poi, con il fare soddisfatto di chi aveva appena vinto una battaglia, appoggiava il bottino sul mio banco… Continua a leggere Il Catturamosche